La Bce aumenta i tassi al 0,75%. Un ulteriore aumento dell’inflazione attuale prevede che ci saranno rialzi anche in futuro.
La Banca centrale europea aumenta i tassi come già si prevedeva: il tasso principale sale a 1,25%, il tasso sui depositi a 0,75% e il tasso sui prestiti marginali a 1,5%. Il gas risale sopra i 200 euro al MWh. Durante il Consiglio direttivo la Bce dichiara che “nei prossimi incontri il consiglio direttivo si aspetta di alzare ancora i tassi per smorzare la domanda e proteggere dal rischio di una persistente revisione al rialzo delle aspettative dell’inflazione”. Quali le prospettive future? Ad oggi si stima un aumento 8,1% in 2022, 5,5% nel 2023 e 2,3% in 2024.
Tentativo di ristabilire l’economia europea
La crescita economica europea sta subendo un duro colpo che la costringe a rallentare. L’aumento dei prezzi dell’energia stanno riducendo il potere d’acquisto creando difficoltà quindi all’attività economica. Il popolo vuole capire quale sarà la traiettoria da seguire per rimettere in piedi la situazione europea: lo statunitense Jerome Powell potrebbe dare indicazioni sulle intenzioni della banca centrale Usa, che prevede di alzare i tassi di altri 75 punti base il 21 settembre prossimo.
Ma l’obiettivo è ri-stabilizzare la situazione attuale con tutti gli strumenti a disposizione, mirando alla stabilizzazione dell’inflazione al 2% nel medio termine. Si parla quindi di scudo anti-spread da parte del Consiglio direttivo, strumento che permetterà di “adempiere più efficacemente al proprio mandato di preservare la stabilità dei prezzi”.